venerdì 7 gennaio 2022

"The Addams Family" (2019) - "La famiglia Addams"

"The Addams Family" (2019), in Italia "La famiglia Addams", è un film d'animazione computerizzata basato sui personaggi creati dal fumettista Charles Addams negli anni 1930. 

Questo curato film è un'alternanza di felicissimo umorismo nero e melassa dei sentimenti, con battute e trovate grafiche molto divertenti, ma che vanno in calare col progredire della trama (fortemente satirica nei confronti dei mostri moderni: i reality show, le persone omologate dalla cultura dell'economia consumistica e dell'apparenza, i telefonini e le chat) fino a un finale in cui lo scontro tanto atteso viene smorzato, edulcorato, sviato e soffocato, in un'anticlimatica conciliazione in cui di colpo nessuno è più responsabile di nulla, non importa quanto fosse spregevole un momento prima.

La morale è, ovviamente, che gli Addams sono "mostri" esattamente quanto i "normali" che li vogliono scacciare (i "normali" in questione sono il prodotto della peggior cultura capitalistica ed individualista statunitense): purtroppo, la sequenza in cui viene presentata è tutto tranne che catartica, sempre per la succitata esigenza di smussare ogni asperità e non turbare nessuno.

La grande attenzione riservata ai problemi adolescenziali di Mercoledì e Pugsley oscilla a sua volta tra grandi trovate (la vivisezione della rana a scuola viene scambiata per un esperimento alla Frankenstein) e banalità stranote (Mercoledì attraversa la fase di ribellione ai genitori e fa amicizia con una "normale"; Pugsley è "diverso" e non ha il talento acrobatico dei suoi parenti per la mazurka della sciabola), con il sopravvento di queste ultime (e vale la pena di notare che Pugsley non riesce veramente a salvare la famiglia, nonostante le cervellotiche scene spettacolati in cui ferma gli attacchi alla casa degli Addams; è Mercoledì la vera eroina, solo perchè ha avuto un'idea banalissima che bizzaramente nessun altro membro della famiglia ha avuto).

Di cosenguenza, l'attenzione dello spettatore cala progressivamente: dal serrato e travolgente divertimento iniziale si passa dopo circa tre quarti d'ora a una fruizione rassegnatamente annoiata di sviluppi prevedibili, a cui segue la speranza che si venga in fretta al dunque per chiudere la faccenda senza troppi epiloghi.

La qualità dell'animazione è (immancabilmente) notevole, ed è interessante che l'immaginario grafico a cui sia attinge per i personaggi sia proprio quello originale delle strisce a fumetti di Charles Addams. Il famoso telefilm del 1964 viene doverosamente citato (specialmente nella sequenza di Lurch e Mano al pianoforte), ma è tutt'altro che preponderante.

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