La differenza principale con Nightmare sta probabilmente nel fatto che la protagonista, questa volta, vive di rendita ed è tutto sommato inutile: per quanto dipinta come una giovane tosta e indipendente, con un fidanzato amorevole e decorativo che lei tratta come un cane da compagnia, nei momenti cruciali è sempre l'operato di qualcun altro a darle soccorso (la storia della maledizione è stata documentata dal defunto patrigno; la Polizia per liberarla dalla cantina viene chiamata dal fidanzato; l'esortazione ad affrontare il mostro per non lasciare la madre in sua balia viene dal fratellino; il mostro viene sconfitto dalla madre).
La risoluzione lascia in sospeso l'argomento della vera natura e origine del mostro: qualcuno ha voluto intraprendere la strada psicanalitica, lamentandosi della grossolanità della stessa, nonchè delle implicazioni discutibili eccetera; tuttavia, questa interpretazione trascura i fondamentali elementi soprannaturali e paranormali che caratterizzano la prima incarnazione "umana" del mostro, nonchè la sua morte "impossibile" e soprattutto il suo nome; ques'ultimo, Diana, è riconducibile alla dea lunare Greco-Romana, da cui deriva l'ovvia contrapposizione buio-luce solare, ma è un errore fermarsi superficialmente a questa annotazione, perchè Diana/Artemide è anche la dea dai tre volti, tra i quali si manifesta anche l'infernale e terribile Ecate, signora della magia, degli incroci, dei demoni e dell'oscurità. Il comportamento del mostro, inoltre, è feroce, ma anche possesssivo e semplicistico, come quello di una bambina: anche in questo caso, entra in gioco la lettura mitologica, perchè la triplice natura di Diana/Artemide conferisce alla dea tre nature, e cioè quella di vecchia, di donna e di bambina.
Discorso leggermente diverso, probabilmente, per il bambino Martin (Gabriel Bateman), che batte la sorella Rebecca (Teresa Palmer) in quanto a resa del carattere del personaggio. Sarà forse perchè la sceneggiatura riesce solo nel suo caso a conferire una patina di vera tempra, resistenza e indipendenza (soprattutto perchè a lui del mostro importa poco; quello che veramente vuole è dormire, invece che essere importunato da orrende donne egocentriche e moleste; come non capirlo).